mercoledì 16 dicembre 2009

Identità e dialogo, festival delle civiltà del Mediterraneo


Un fitto programma di appuntamenti per sottolineare il ruolo dell’Italia come ponte tra le diverse culture e il ruolo di Roma per il suo antico legame con i popoli del Mediterraneo, testimoniato da pietre e persone, da strade e suggestioni, da suoni e parole.

Identità in dialogo per non cadere nei luoghi comuni, per non banalizzare le differenze, ma per conoscere e conoscersi.

Un’occasione in più per approfondire la conoscenza di usi, costumi e più in generale della cultura delle principali comunità presenti a Roma,una città che ha saputo contagiare popoli e terre, che ha saputo arricchirsi delle differenze per costruire un percorso di rispetto delle identità che ritroviamo ogni giorno tra i “nostri” vicini di casa, i “nostri” colleghi, i “nostri” compagni di scuola.

Vi è una strada per dialogare restando fedeli alle proprie radici? Vi è un modo per seguire un percorso di pace, senza pretendere di imporre le proprie idee?

Queste sono alcune delle domande con cui si vuole contribuire a stimolare un dibattito tra istituzioni, comunità, associazioni, centri culturali e scuole.

Un’occasione di dialogo tra generazioni, per coniugare radici e tradizioni con la capacità dei giovani di immaginare il futuro e di anticiparlo.

Si tratta di una delle sfide culturali, politiche e sociali più complesse de nostri tempi e che coinvolgono l’intera Unione Europea, la quale, fin dal Trattato di

Barcellona del 1995, ha iniziato a scommettere sul Mediterraneo come area non solo di sviluppo economico, ma anche di grandi opportunità strategiche e

culturale.

L’intento è quello di uscire dal tecnicismo burocratico per indirizzare scelte politiche che sappiano dialogare con le identità e le religioni, con le radici plurali di popoli che vogliono vivere al meglio il loro presente e il futuro, senza dimenticare il loro passato.

Martedì 15 dicembre 2009

Ore 10.30 – 12.30

Convegno istituzionale

“Roma e il pluralismo culturale”

Intervengono:

Gianni Alemanno, Sindaco di Roma

Mario Ciampi, Direttore della Fondazione Farefuturo

Andrea Peruzy, Segretario Generale della Fondazione

Italianieuropei

Abdallah Redouane, Segretario Generale della

Grande Moschea di Roma

Riccardo Pacifici, Presidente della

Comunità Ebraica di Roma

Menachem Gantz, Corrispondente del quotidiano

“Yedioth Ahronoth”

Abdel Amer, Comunità Egiziana

Ahmad Hijaz, Comunità Pakistana

Introduce e modera:

On.Federico Rocca, Consigliere del Comune di Roma

Ore 17.00 – 19.00

Convegno “Centri Culturali in dialogo”

Intervengono:

Serena Forni, Staff del Sindaco

Ufficio Relazioni Internazionali del Comune di Roma

Victor Magiar,Assessore alla Cultura dell’UCEI

Unione delle Comunità Ebraiche Italiane

Mario Scialoja,Grande Moschea di Roma

Isabella Camera d’Afflitto, Docente di Lingua e

Letteratura Araba all’Università La Sapienza di Roma e

all’Orientale di Napoli

Sivan Kotler De Benedetti, Docente di Lingua e

Letteratura Ebraica all’Università La Sapienza di Roma

Rappresentanti dei Centri Culturali delle

Ambasciate di Egitto, Emirati Arabi, Giordania, Indonesia,

Israele e Marocco

Introduce e modera:

Ahmad Gianpiero Vincenzo, Presidente A.I.M.I.

Associazione Intellettuali Musulmani Italiani

Ore 20.00 – 21.00

Proiezione del documentario

“Negri de Roma” di Sabrina Varani

Ore 21.30 – 23.30

Spettacolo musicale

Nour Eddine Fatty

accompagnato da Marco Vala Bregua e Luca Cioffi

Mercoledì 16 dicembre 2009

Ore 10.30 – 12.30

Convegno per le scuole

“Siamo tutte seconde generazioni”

Intervengono:

Elisabetta Olivi,Rappresentanza in Italia della

Commissione Europea

Fabio Perugia,Vicepresidente del Benè Berith

Giovani

Grazia Patellaro, Presidente Associazione Ilà

Karima Moual, Giornalista e Presidente Associazione

Genemaghrebina

Ore 17.00 – 19.00

Convegno “Il Dialogo interreligioso”

Intervengono:

Renzo Gattegna, Presidente

UCEI – Unione delle Comunità Ebraiche Italiane

Abdallah Redouane, Segretario Generale della

Grande Moschea di Roma

Jayendranatha Franco Di Maria, Presidente

dell’Unione Induista Italiana

Maria Angela Falà, Presidente dell’Unione Buddhista

Italiana

Gian Mario Gillio, Direttore della rivista Confronti

ed esponente della Chiesa Valdese

Rappresentanti del Pontificio Consiglio per il Dialogo

Interreligioso

Introduce e modera:

Ahmad Gianpiero Vincenzo, Presidente A.I.M.I.

Associazione Intellettuali Musulmani Italiani

Ore 20.00 – 21.00

Proiezione del documentario

“Sognavo le nuvole colorate” di Mario Balsamo

Ore 21.30 – 23.30

Spettacolo musicale

Con la partecipazione straordinaria di

Miriam Meghnagi

accompagnata da Nicola Puglielli (chitarre)

L’INGRESSO ALLA MANIFESTAZIONE

È GRATUITO FINO AD ESAURIMENTO POSTI

Per informazioni: Intesa & C.P. S.r.l.

Tel. 06.6832740 – Web www.intesacp.it

Mail cultura@intesacp.it

Ufficio stampa: In Media Res Comunicazione

Tel. 06.86209234 – Mail info@inmediarescomunicazione.it

Auditorium del Museo dell’Ara Pacis,Via di Ripetta 190, Roma

Tel. 060608 – Web www.arapacis.it

giovedì 10 dicembre 2009

CLIMA: IL MEDITERRANEO E' IN GRAVE PERICOLO. APPELLO DI 21 GOVERNI



Il Mediterraneo è in grave pericolo e teme di essere dimenticato dalla conferenza sul clima di Copenaghen: per questo i 21 Paesi delle due sponde hanno deciso di unire le forze per presentarsi a dicembre e chiedere, con un'unica voce, che l'ecosistema più vulnerabile al mondo sia in cima all'agenda del negoziato da cui dipendono le sorti del pianeta.E' stata l'agenzia Onu per l'ambiente (Unep/Map) a convocare gli stati generali delle due sponde, dal 3 al 5 novembre a Marrakech, per discutere insieme degli ultimi allarmanti segnali sulla situazione del bacino destinato a diventare un'area sempre meno ospitale. Secondo quanto hanno dimostrato gli ultimi studi dell'Onu, nel Mediterraneo i cambiamenti climatici vanno pi� in fretta che nel resto del pianeta.La temperatura del Mare Nostrum, spiega l'ultimo rapporto presentato a Marrakech, è aumentata al doppio della velocità rispetto a quella degli oceani. E la previsione è che nei prossimi 90 anni salirà tra i 2,2 e i 5,1 gradi.Per le Nazioni Unite, gli effetti saranno devastanti: scarsità di acqua, estati assolate e fenomeni atmosferici estremi come tempeste, inondazioni e ondate di afa. Oltre che aumento della desertificazione e distruzione della biodiversità, visto che le specie non mobili soccomberanno per il surriscaldamento delle acque profonde.Secondo gli esperti, con le precipitazioni che scenderanno fino al 27% le estati saranno particolarmente pesanti in Italia, versante adriatico, e in Spagna, Grecia e Nord Africa. Mentre nel nord Europa le piogge aumenteranno del 16%.Tra le aree "più vulnerabili", l'Onu annovera il nord Africa adiacente al deserto, i delta maggiori (Nilo, Po e Reno) e le zone costiere particolarmente popolose, come quelle a sud est. I 21 Paesi temono la catastrofe, a breve termine, soprattutto per il crollo del turismo. Il rapporto avverte che entro il 2050, con la temperatura aumentata di un grado soltanto, il turismo nel Mediterraneo diminuirà del 10%.Dunque non basta lanciare insieme l'allarme a Copenaghen, nel frattempo occorre adottare un'agenda per evitare il peggio.Quello che faranno i governi delle due sponde per adesso è concentrarsi sulle misure per mitigare l'impatto dei cambiamenti climatici, ormai inarrestabili qualunque sarà l'impegno di riduzione dei gas serra che Copenaghen riuscirà a strappare alle grandi potenze industriali.Gli Stati del Mediterraneo si sono impegnati da oggi a creare una rete di aree marine protette entro il 2012, tra cui l'area di Capo Caccia-Isola Piana e di Punta Campanella per l'Italia, e le Bocche di Bonifacio in Corsica.E ridaranno slancio a iniziative già avviate, come il progetto per ripulire il Mediterraneo entro il 2020 (Horizon) e quello di creare una rete di pannelli solari nel deserto del Maghreb.

I VANTAGGI FISCALI DI DONARE ALLA FISPMED

I donatori residenti in Italia hanno due modi per donare alla Fispmed usufruendo delle agevolazioni fiscali che la legge italiana mette a disposizione.

1. Donare attraverso il 5 per 1000
Con un piccolo gesto gratuito puoi proteggere il Mediterraneo – Mar Nero. Puoi finanziare progetti per lo sviluppo sostenibile e la lotta alla povertà. Nella tua dichiarazione scegli di destinare il tuo 5 per mille alla FISPMED ONLUS, inserisci nello spazio “codice fiscale del beneficiario” il CODICE FISCALE della FISPMED ONLUS 94062080173
Entra nel sito www.donaconunsorriso.org

Cos’è il 5 per mille?
Il «cinque per mille» rappresenta una quota delle tasse (Irpef) pagate dai contribuenti (appunto il 5 per mille) che può essere destinata, in base ad una libera scelta dei contribuenti stessi, a diverse finalità tra cui sostegno del volontariato; finanziamento della ricerca scientifica, universitaria, sanitaria; sostegno di altre attività sociali, comprese quelle sportive. Finora, questa possibilità è stata prevista di anno in anno, e da ultimo (con riferimento alle dichiarazioni dei redditi presentate quest'anno in relazione al periodo d'imposta 2008) è stata prorogata con il dl n. 112/2008.

Come destinare il proprio 5 per mille?
Il contribuente può destinare la quota del 5 per mille della sua imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), firmando in uno dei cinque appositi riquadri che figurano sui modelli di dichiarazione (Modello Unico PF, Modello 730, ovvero apposita scheda allegata al CUD per tutti coloro che sono dispensati dall’obbligo di presentare la dichiarazione).

Inserisci nello spazio “codice fiscale del beneficiario” il CODICE FISCALE della FISPMED ONLUS: 94062080173

È consentita una sola scelta di destinazione?
Oltre alla firma, il contribuente può indicare il codice fiscale del singolo soggetto cui intende destinare direttamente la quota del 5 per mille. I codici fiscali dei soggetti ammessi al beneficio sono consultabili negli elenchi pubblicati.
Per destinare la quota del cinque per mille al comune di residenza è sufficiente apporre la firma nell'apposito riquadro.
Attenzione: la scelta di destinazione del 5 per mille e quella dell'8 per mille (Legge 222/1985) non sono in alcun modo alternative fra loro.


2. Donazioni Online
Puoi donare alla Fispmed direttamente e in sicurezza attraverso il sito di Ammado.
Per donare su Ammado clicca qui

Cos’è Ammado?
Ammado è la Community online globale di persone solidali. Ammado mette in comunicazione organizzazioni nonprofit, aziende socialmente responsabili e persone impegnate che si dedicano al cambiamento positivo a livello globale e locale. La visione di ammado è creare una Community che cambi il nostro mondo.
Come è elaborata la mia donazione? Il Giving Circle e’ gestito dal Royal Bank of Scotland – Bibit Global Payment Services – per processare le sue donazioni. Bibit Global Payment Services è uno dei maggiori provider di servizi di pagamento elettronico. Per ulteriori informazioni, visita http://www.bibit.com.
E’ sicura la mia donazione? La sicurezza è l’aspetto più importante di tutta l’operazione di ammado ed abbiamo selezionato con cura il nostro provider per pagamenti, assicurandoci che i vostri dettagli per le donazioni siano trattati con estrema sicurezza. ammado non trattiene alcune informazioni di pagamento da parte dei donatori o mai ti chiederà di fornire quel tipo di informazioni sul sito ammado. Tutti i dettagli del pagamento riguardo le donazioni vengono mantenute ed elaborate da Bibit Global Payment Services.


Più Doni meno Versi!
Con il decreto legge n. 35/2005 sono state varate nuove agevolazioni fiscali per chi vuole essere solidale con le ONLUS, le organizzazione non lucrative di utilità sociale.

La nuova legge (80/05) a proposito della deducibilità delle donazioni delle persone fisiche (privati cittadini) e delle aziende (soggetti Ires) dispone:
Art. 14 “Le liberalità in denaro (…) erogate da persone fisiche o da enti soggetti all’imposta sul reddito delle società in favore di organizzazioni non lucrative di utilità sociale (….) sono deducibili dal reddito complessivo del soggetto erogatore nel limite del dieci per cento (10%) dello stesso, e comunque con un massimo di 70.000 euro annui”.

In alternativa al citato articolo, per le persone fisiche, rimangono valide le disposizioni previste dall’art. 15, comma 1 lettera i-bis del D.p.r. 917/86, secondo cui le persone fisiche possono detrarre dall’imposta lorda il 19% dell’importo donato, a favore delle Onlus fino a un massimo di 2.065,83 euro.
Per donazioni di importo maggiore, la detrazione sarà comunque calcolata sulla cifra massima di 2.065,83 euro (Ndr. la detrazione potrà quindi raggiungere un massimo di 392,51 euro e cioè il 19% di 2.065,83 €).

Dopo la conversione in legge, avvenuta in maggio, del D.L. 14 Marzo 2005, cha ha portato a divenire legge definitiva la normativa " Più dai meno versi", è arrivata la presa di posizione ufficiale dell'Agenzia delle Entrate, cha ha emanato la circolare n. 39/E del 19 Agosto 2005 sulla normativa citata.

La circolare precisa il meccanismo della deduzione, che consiste nel dedurre dal reddito imponibile una cifra pari a quella erogata, a condizione che tale cifra sia inferiore o al massimo pari al 10% del reddito complessivo del soggetto erogante, e comunque non superiore ad un massimo di 70.000 Euro.

Qui di seguito riportiamo le tabelle esplicative del risparmio ottenibile effettuando delle donazioni a favore della FISPMED ONLUS

Persone fisiche
Reddito Erogazione max Risparmio Aliquota Marginale
20.000 2.000 460 23%
30.000 3.000 990 33%
40.000 4.000 1.560 39%
50.000 5.000 1.950 39%
60.000 6.000 2.340 39%
70.000 7.000 2.730 39%
80.000 8.000 3.120 39%
90.000 9.000 3.510 39%
100.000 10.000 3.900 39%
110.000 11.000 4.730 43%
120.000 12.000 5.160 43%
130.000 13.000 5.590 43%
140.000 14.000 6.020 43%
300.000 30.000 12.900 43%


Persone Giuridiche
Reddito Erogazione max Risparmio
20.000 2.000 660
30.000 3.000 990
40.000 4.000 1.320
50.000 5.000 1.650
60.000 6.000 1.980
70.000 7.000 2.310
80.000 8.000 2.640
90.000 9.000 2.970
100.000 10.000 3.300
200.000 20.000 6.600
500.000 50.000 16.500
700.000 70.000 23.100
1.000.000 70.000 23.100

mercoledì 9 dicembre 2009

SCOPERTA NEL MEDITERRANEO UNA CITTA' SOMMERSA


I resti di una città romana sono stati ritrovati nelle acque libiche, lungo la costa orientale della Cirenaica. Il ritrovamento, identificabile tra le città di Derna e Bomba, è stata effettuato da un equipe di tecnici e archeologici italiani della Regione Sicilia e dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, guidati dal sovrintendente Sebastiano Tusa, durante gli studi del progetto ArCoLibia (Archeologia Costiera della Libia), che va avanti da alcuni anni e che ha già portato ad alcune importanti scoperte come la nave veneziana Tigre naufragata presso il capo Ras al-Hilal.
Gli archeologi italiani avevano già individuato alcuni resti di strutture murarie sepolte tra le dune sabbiose delle spiagge di Capo di Ras Etteen. Edifici, strade, tombe ed alcune per la macerazione di molluschi tipici delle coste del mar Mediterraneo, dai quali si otteneva la porpora, un pigmento pregiato che nel mondo classico simbolo di lusso e legato al potere civile e religioso, riservata ad imperatori, senatori e sacerdoti.
Si suppone che la città, il cui nome non è ancora stato accertato, subì gli effetti catastrofici di uno tsunami causato da uno dei più forti terremoti del mondo antico che colpì il 21 luglio del 365 d.C. l'intero Mediterraneo, devastando o sommergendo grandi città del mondo antico. Molte delle vasche, infatti, risultano ancora chiuse in attesa della macerazione dei molluschi e molte mura risultano spostate di qualche metro dalla loro posizione originaria.
La città doveva essere un punto strategico, una tappa necessaria per le rotte di navigazioni costiere, ma anche per quelle che collegavano la Greta con l’Africa.
Quello che colpisce è l’impianto urbanistico perfettamente regolamentato con grandi edifici a pianta rettangolare collegati tra loro da strade distribuite secondo criteri rigorosi.

giovedì 3 dicembre 2009

MEDADRION Il ruolo delle università e della ricerca nell’integrazione adriatico-ionica e mediterranea


N. 001

L’UNIVERSITÀ DI TERAMO PUNTO DI RIFERIMENTO PER LA COOPERAZIONE ADRIATICO-IONICA E MEDITERRANEA (1)

Teramo, 3 dicembre 2009 – Nel quadro della Presidenza italiana dell’Iniziativa Adriatico Ionica, iniziata nel giugno 2009, l’Università degli Studi di Teramo ospiterà domani, venerdì 4 e sabato 5 dicembre una Conferenza internazionale, con lo scopo di rilanciare la cooperazione interuniversitaria nell’area adriatico-ionica, integrandola nella dimensione mediterranea.

La conferenza, dal titolo MEDADRION Il ruolo delle università e della ricerca nell’integrazione adriatico-ionica e mediterranea ha l’obiettivo di costituire un punto di riferimento per tutta la comunità scientifica dell’area.

All’incontro – coordinato da Gianluca Sadun Bordoni, della Facoltà di Giurisprudenza – parteciperanno le principali reti universitarie euro-mediterranee, che hanno deciso di avviare la ricerca di un percorso comune, per definire forme di cooperazione integrata.

Alla conferenza, che si aprirà nella Sala delle lauree della Facoltà di Giurisprudenza, venerdì 4 dicembre, alle ore 15.30, parteciperanno Rita Tranquilli Leali, rettore dell’Università di Teramo; Guglielmo Ardizzone, inviato speciale del Ministero degli Affari Esteri per le Iniziative e le Organizzazioni Regionali nel Sud Est Europa; Alberto Bertoni, consigliere della Direzione Generale Cooperazione e Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri; Paolo Tancredi, senatore abruzzese; Floriana Cursi, preside della Facoltà di Giurisprudenza; Maurizio Brucchi, sindaco di Teramo; Valter Catarra, presidente della Provincia di Teramo; Alfredo Castiglione, vice presidente della Regione Abruzzo; Davide Calcedonio Di Giacinto, presidente dell’Arco Adriatico Ionico. (SEGUE)

REDAZIONE UFFICIO STAMPA


N. 002

L’UNIVERSITÀ DI TERAMO PUNTO DI RIFERIMENTO PER LA COOPERAZIONE ADRIATICO-IONICA E MEDITERRANEA (2)

Teramo, 3 dicembre 2009 – I lavori della conferenza MEDADRION Il ruolo delle università e della ricerca nell’integrazione adriatico-ionica e mediterranea inizieranno alle ore 16.00 di venerdì 4 con una sessione dal titolo Le Università Adriatico-Ioniche e il Mediterraneo. Dopo l’introduzione di Gianluca Sadun Bordoni, interverranno Marco Pacetti, rettore dell’Università Politecnica delle Marche e presidente di Uniadrion; Joseph Mifsud, presidente della Emuni University in Slovenia; Franco Rizzi, segretario generale dell’Unione delle Università del Mediterraneo; Rado Bohinc, rettore dell’Università slovena di Koper e presidente della Conferenza dei Rettori delle Università di Alpe Adria; Besnik Mustafay, ex ministro degli Esteri in Albania; Predrag Miranovic, rettore dell’Università del Montenegro; Carmelo Pasimeni, prorettore dell’Università del Salento; Luca Pes, direttore della School of Humanities and Social Sciences della Venice International University; Lorenza Rega, responsabile della Central European Initiative-University Network; Pietro-Giorgio Tiscar, dell’Università di Teramo.

Sabato 5 dicembre, alle ore 10.00, si terrà una tavola rotonda su L’area adriatico-ionica e l’Unione per il Mediterraneo. Parteciperanno Roberto Aliboni, vice presidente dell’Istituto Affari Internazionali; Michael Frendo, presidente della Commissione Esteri di Malta; Pietro Masci, direttore dell’Office for European Investment Bank-Mediterranean and Balkans; Alexander Moll, consigliere del vice ministro allo Sviluppo economico; Roberto Russo, presidente della Federazione Internazionale per lo Sviluppo Sostenibile e la lotta contro la povertà nel Mediterraneo-Mar Nero; Giancarlo Elia Valori, presidente della Centrale Finanziaria Generale SpA; Alexandre Zafiriou, amministratore della Direzione Medio Oriente/Mediterraneo e segretariato generale del Consiglio dell’Unione Europea.

Le conclusioni saranno affidate al vice presidente della Regione Abruzzo Alfredo Castiglione.

REDAZIONE UFFICIO STAMPA