venerdì 30 ottobre 2009

CINEMA: IL CORAGGIO DELLA DIVERSITA' AL MEDFILM FESTIVAL



- ROMA - E' il coraggio dei giovani registi, viaggiatori autentici che attraversano la diversita' vissuta come un valore, il filo conduttore della 15/a edizione del Medfilm Festival, a Roma dal 7 al 15 novembre. E fra questi vi e' anche l'autore del Brokeback Mountain israeliano, ''Eyes Wide Open'', girato da Haim Tabakman in semi clandestinita' nel quartiere ortodosso di Gerusalemme Mea Shearim, fra le anteprime della rassegna che quest'anno avra' fra i temi anche l'omofobia. Ma altri focus tematici sono anche il viaggio come ricerca del passato e della propria identita' e la forza delle donne. Fedele al suo obiettivo di promuovere il dialogo tra le due sponde del Mediterraneo attraverso il cinema, valorizzando la diversita' culturale come fonte di creativita' e di innovazione, quest'edizione del Medfilm vede come opiti d'onore il Marocco e la Francia, con le vetrine 'L'elogio dell'erranza' e 'Le regard des autres'. E sara' lo scrittore franco-marocchino Tahar Ben Jelloun a ricevere il premio Koine' mentre quello alla carriera va alla regista Claire Denis e quello ai nuovi talenti alla attrice marocchina Sanaa Aaloui e all'artista Francesco Cuomo. Il festival - che si snodera' tra l'Auditorium Conciliazione, Palazzo delle Esposizioni, Nuovo Cinema Aquila e Villa Medici - proporra' 132 film tra lungometraggi, corti e documentari, provenienti da 36 Paesi, con 24 anteprime nazionali. ''Dopo Roma saremo ad Istanbul dal 4 al 10 dicembre per la seconda edizione del Festival del Cinema Italiano - ha detto Ginella Vocca, presidente del MedFilm -. Inoltre l'anno prossimo probabilmente il MedFilm fara' parte dei festeggiamenti ufficiali per Istanbul capitale europea della cultura 2010'' Ad aprire la rassegna sara' ''Le Grand Voyage'' del marocchino Ismael Ferroukhi, Leone del futuro a Venezia nel 2004, intenso racconto del viaggio verso la Mecca - in macchina attraverso l'Europa, i Balcani, la Turchia e la Siria - di un anziano immigrato in Francia e del suo difficile confronto con il figlio. Un tema, quello della immigrazione e delle radici, naturalmente presente anche in altri titoli della rassegna. Tra i film in cartellone ci sono ''London River'' di Rachid Bouchareb sugli attentati di Londra nel 2005, ''Good Morning Aman'' di Claudio Noce con Valerio Mastandrea, e nel filo rosso di personaggi femminili forti, ''La journee de la jupe'' con una straordinaria Isabelle Adjani e ''Amours Voiles'' del marocchino Aziz Salmy. Ma in concorso ci sono anche ''Melodrama Habibi'' del libanese Hany Tamba, storia tenera e ironica di un cantante finito nel dimenticatoio, ''Wrong Rosary'' del turco Mahmut Fazil Coskun, su un muezzin che si innamora di un un'infermiera cattolica, ''Andres'' dello spagnolo Roberto Caston, ambientato tra i contadini baschi, e ''Athanasia'' del greco Panov Karkanevatos. Uno spazio particolare e' dedicato agli autori dei Balcani che, reduci dalla guerra, elaborano il loro passato. Fra le novita' l'alleanza con la Fondazione Roberto Rossellini per rilanciare il cinema italiano nel Mediterraneo e una collaborazione con il Parlamento europeo e il Premio Lux. Il festival (sostenuto, fra gli altri, dalla Commissione Europea, il Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali, quello per lo Sviluppo Economico, degli Affari Esteri, e della Giustizia, Regione Lazio e Comune di Roma) e' rappresentato quest'anno dall'immagine creata dal pittore Francesco Cuomo: ''E' una scimmia, metafora della liberta' dell'essere umano, attraverso la fusione di un'infinita' di razze e colori''. (ANSAmed.)

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